martedì 17 febbraio 2009

L'angelo

L‘angelo con l’ala spezzata si presentò al cospetto di Dio. “Signore mi presento a Te con la mia sofferenza… Potrei chiederti di lenire il mio dolore. Dovrei chiederti di sanare la mia condizione. Vorrei chiederti di farmi tornare alla mia integrità angelica… Invece, Signore altra ragione ha la mia sofferenza! L’ala spezzata ha ridotto la mia natura: dalla ferita aperta, polvere e briciole d’umanità hanno intossicato la mia coscienza. Ora Sento dolore e frustrazione, desideri, speranze, aspirazioni, voglia di progetti dall’esito incerto. La mia condizione immutabile si è crinata e per la prima volta ho paura dell’incognito. Signore, tutto questo non ha niente a che fare con l’eternità e la conoscenza, è una malattia che procura brividi lungo la schiena. Se mi ci soffermo a pensare, le mie mani sudano, l’orizzonte pare allontanarsi e l’attimo dura esattamente un attimo e quello successivo non è più svelato. Signore potrei chiederti di lenire il mio dolore. Dovrei chiederti di sanare la mia condizione. Vorrei chiederti di farmi tornare alla mia integrità angelica… Invece, Signore ti prego, lasciami contagiare da questa incognita che chiami Uomo, dammi la possibilità di sporcarmi la veste e le mani, di desiderare riposo e ristoro, di cercare fisicamente un abbraccio e quell’amore piccolo che solo gli individui riescono ad immaginare. Signore fammi conoscere la caducità di un sogno…"


l'angelo - tecnica mista su tela 70x100

1 commento:

  1. .... e la ruota giro', l'angelo divenne uomo, uomo senza memoria, memoria senza tempo...
    in balia di un ricordo, eterna malinconia... una fiammella che non voleva morire ma essere di luce agli altri...

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