venerdì 30 ottobre 2009

che ne sapete voi...

acrilico su tela 50x70 - Giobin

Due chiacchiere sul quadro.
Giorgio Binnella intervista Giobin…

- … Parliamo del tuo ultimo lavoro, come nasce?
- Sai che io credo che l’arte contemporanea sia 80% messaggio, 20% faccia tosta e 10% tecnica…
- Scusa ma siamo arrivati oltre il 100% !
- Ah, va bene, allora tolgo la tecnica.
- Bene, vai avanti.
- Il messaggio, fondamentale si evince dal fumetto: non possiamo dire di comprendere una persona se non la conosciamo intimamente, all’interno delle pareti domestiche, dove toglie la maschera con la quale si presenta al mondo, vuoi per assecondare le convenzioni, vuoi per tener fede ad un ruolo, vuoi per timidezza… Nell’unico mondo che possiamo costruire a nostra immagine, senza essere giudicati o additati, ognuno di noi è libero di esprimere il proprio Io, liberamente: nell’amore soprattutto. La natura dell’amore, inteso anche come rispetto per l’altro, empatia e condivisione, ci dà realmente la misura della qualità di una persona.
- Hai parlato del fumetto, sicuramente anche l’immagine ha una sua importanza nel contesto del messaggio, oppure è casuale?
- Niente è casuale, anzi il messaggio scaturisce proprio dalla chiave di lettura che ognuno di noi dà dell’immagine. La domanda che dovremmo porci è la seguente: “Chi è quell’uomo?”… E’ uno sconosciuto, quindi è vero il messaggio nel fumetto… E’, probabilmente, un comico, un cabarettista con la classica bombetta in testa, allora, a maggior ragione è vero il messaggio nel fumetto, poiché, dietro ad una faccia imbellettata e burlona, normalmente dimentichiamo che c’è una persona come noi, che vive le passioni, i drammi ed il quotidiano, esattamente come noi. Se poi a qualcuno parrebbe riconoscere sotto la bombetta il giovane Charlie Chaplin, il messaggio acquisterebbe la forza di un atto d’accusa verso i molti che invidiando l’attore lo accusarono di pedofilia, oltre che di filocomunismo ed altre imputazioni… troverebbe giustificazione anche quel “voi”, ridondante all’interno del fumetto.
- Quindi, niente è casuale, e che mi dici della tecnica utilizzata?
- E’ un omaggio alla “pop art”, una vera rivoluzione: è la corrente artistica che più di ogni altra ha tolto la tecnica dall’Arte, focalizzando l’attenzione sul messaggio. Inoltre, è il mio personalissimo modo di dire che “Tutto è un Gioco!”, non dobbiamo prenderci troppo sul serio.
- Grazie, e a presto.
- Perché, dove vai? Non torni in me…?


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