martedì 27 gennaio 2009

Jana


Appena li vide, si mise a danzare davanti a loro, catturandone l’attenzione. La jana maistra era stata chiara: ”Se decidi di vivere con un umano, perderai tutti i poteri.” Lo sapeva, e ne soffriva, ma l’amore per quel premuroso contadino era tale… I briganti avevano devastato più volte il villaggio, giungendo di sorpresa, veloci e precisi come locuste. I poveri contadini non avevano mai avuto il tempo di organizzare una difesa. Ma, questa volta, i briganti fermarono il loro impeto di fronte alla sensuale ed armoniosa danza della piccola fatina: e lei danzò, fino allo sfinimento. Volteggiò con una musica del suo popolo nelle orecchie, e l’immagine del contadino nel cuore: tempo, serviva tempo…Quando le minuscole ali non ebbero neanche la forza di sorreggerla, i briganti persero ogni interesse per quel minuto esserino e volsero lo sguardo verso il villaggio da depredare… Solo allora si accorsero di essere circondati dai contadini armati di forconi e roncole, decisi a porre fine alle scorribande.


Jana - acrilico su tele e legno 40x101

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